Per diversas mundi partes; in terris transmarinis; quo Deus mihi melius administraverit (“dove Dio mi condurrà”): i contratti commerciali riportano spesso in modo generico la destinazione dei mercanti genovesi. Persia, India, Cina: il rapporto dei genovesi con quella che con un termine efficace Roberto Lopez ha definito «l’estrema frontiera del commercio dell’Europa medievale» è legato alle merci di lusso, alla ricerca della ricchezza non per avidità ma come stile di vita e mezzo per provvedere alle necessità della famiglia: la casa, il futuro dei figli (l’avviamento al lavoro per i maschi, la dote per le femmine), qualche agio nella vecchiaia. Non manca, tra le componenti del fenomeno, il desiderio di avventura.
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